Polvere alla polvere by Hayley Campbell

autore:Hayley Campbell [Campbell, Hayley]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Erickson
pubblicato: 2023-07-14T22:00:00+00:00

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Il dottor Philip Gore fa capolino dalla porta del suo ufficio e dice che sarà da me tra un minuto. Sono quasi le nove a Margate, una città sulla costa nel sud-est dell’Inghilterra con una spiaggia sabbiosa e un emblematico parco dei divertimenti chiamato Dreamland, anche se è ancora un po’ presto perché i turisti scottati dal sole affollino i marciapiedi stringendo orsacchiotti fuori misura e gelati. È qui che la famiglia del dottor Gore opera nell’industria funeraria dal 1831 — prima nell’abbigliamento per i funerali, poi nell’imbalsamazione e sepoltura di morti del luogo. È alto e magro, e gli occhiali gli danno un’aria saggia e solenne, e io sono in anticipo; non uscirà nel silenzio della reception finché il suo gilet di seta non sarà abbottonato fino in fondo, finché il suo costume, come farebbe un attore dietro le quinte, non sarà perfetto. È questo aspetto teatrale dei funerali — i cavalli, i pennacchi, la cerimonia — che lo aveva avvicinato all’attività di famiglia, all’inizio. Dice che gli piacevano «la pompa e lo sfarzo» che la avvolgevano, la presentazione di un’immagine perfettamente curata. Anche lui ha imbalsamato suo padre.

Ci accomodiamo nel suo ufficio. Come vicepresidente del British Institute of Embalmers, il dottor Gore è anche docente di storia dell’imbalsamazione e, come attesta il dottorato conseguito sull’argomento, uno che ha passato decenni a riflettere sul perché esista l’imbalsamazione nella sua forma attuale e quali fattori sociali abbiano condotto alla sua invisibilità. Non è sempre stato così: dice che negli anni cinquanta e sessanta del xx secolo — all’epoca di suo padre — le persone erano più in armonia con la realtà del corso della natura, in parte per la vicinanza della guerra, ma anche perché i morti non venivano portati via dalle onoranze funebri. I morti restavano nella comunità, nelle loro case, la bara sistemata nel salotto, pronta a ricevere gli ultimi ospiti. Gore senior e i suoi dipendenti andavano in giro, non stavano fermi nel loro ufficio. «Quando le cose arrivavano al punto di essere un po’… impegnative, fissavano il coperchio della bara con delle viti» dice il dottor Gore. «Perché quella era l’unica opzione disponibile. Ora siamo nel xxi secolo. Si può fare molto per mitigare quell’aspetto». Ricorda momenti di quarant’anni fa, all’inizio della sua carriera, quando la «cruda realtà» della decomposizione si manifestava sotto forma di una pozzanghera al crematorio o nel vano di un carro funebre. «Certo, forse quella era la realtà, ma non era particolarmente gradevole». Fa la faccia da zia criticona che assaggia un prodotto da forno sotto la media.

Allora i funerali si svolgevano nel giro di quattro o cinque giorni feriali, quindi l’imbalsamazione era meno comune. Oggi, nel Regno Unito, in un anno normale vengono imbalsamati tra il 50 e il 55% dei cadaveri12 (gli esperti stimano una quantità simile negli Stati Uniti, ma non vengono pubblicati studi di settore) perché si impiega più tempo a organizzare i funerali, in parte per le trafile burocratiche necessarie a certificare una morte, ma anche per difficoltà di programmazione.

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